Tassa di Soggiorno Airbnb: chi paga, quando e come dichiarare.
La tassa di soggiorno, o imposta di soggiorno, è un tributo locale applicato in molti comuni italiani a carico dei turisti che pernottano nelle strutture ricettive anche non imprenditoriali come le locazioni turistiche. Se affitti la tua casa o appartamento su Airbnb o altre piattaforme per affitti brevi, è fondamentale comprendere come funziona la tassa di soggiorno, chi è tenuto a pagarla, quando è dovuta, e come adempiere correttamente agli obblighi di riscossione e dichiarazione.
Questa guida ti fornirà tutte le risposte che cerchi sulla tassa di soggiorno Airbnb, per operare in piena regola, evitare sanzioni, e gestire questo aspetto fiscale in modo semplice e trasparente.

In breve:
Domanda | Risposta |
---|---|
Chi paga la tassa di soggiorno su Airbnb? | La tassa di soggiorno è a carico dell’ospite, ovvero del turista che soggiorna nella tua casa o appartamento affittato tramite Airbnb o altri siti affini. |
Chi riscuote la tassa di soggiorno? | Il proprietario di casa o Airbnb a seconda degli accordi stipulati. |
Come riscuotere la tassa di soggiorno? | Solitamente si riscuote in contanti al check-in ma qualora l’ospite non avesse liquidità, puoi riscuoterla tramite pagamento elettronico. Dovrai rilasciare una ricevuta fiscale che attesti l’avvenuto pagamento. Scopri di più. |
Tassa di soggiorno per quanti giorni si paga e quanto è? | I comuni stabiliscono l’importo di solito tra 1 e 5 euro al giorno, variabile in base al tipo di alloggio. La durata del soggiorno tassabile è anch’essa decisa dai comuni, con possibilità di limiti massimi (esempio 7 o 14 notti) o periodi specifici (esempio, solo in primavera ed estate). |
Quando NON si paga la tassa di soggiorno? | Sono esenti dal pagamento dell’imposta di soggiorno oltre le forze dell’ordine anche i minori di una certa età (variabile a seconda del comune), i disabili e i loro accompagnatori, chi soggiorna per motivi di cura presso strutture sanitarie e i loro accompagnatori, talvolta anche gli autisti di pullman e gli accompagnatori turistici e in taluni comuni anche le persone che hanno superato una certa età. Le esenzioni possono variare da comune a comune, quindi è sempre consigliabile verificare le normative locali. |
Chi riscuote la tassa di soggiorno Airbnb o l’host?
Grazie alla modifica della legge di bilancio 2024, Airbnb, in molti Comuni italiani, è diventato sostituto d’imposta per la tassa di soggiorno. Questo significa che, se il tuo Comune ha aderito al programma di riscossione automatica di Airbnb, sarà Airbnb stesso a riscuotere la tassa di soggiorno direttamente dagli ospiti al momento della prenotazione e a versarla al Comune per tuo conto. Questa semplificazione burocratica è un grande vantaggio per gli host.
In caso contrario, se Airbnb non raccogliesse la tassa di soggiorno per conto tuo, tu, in qualità di host o gestore della struttura ricettiva, diventi responsabile della riscossione della tassa di soggiorno per conto del Comune. Agisci come intermediario tra l’ospite e il Comune per il versamento dell’imposta.
Come riscuotere la tassa di soggiorno?
Nei comuni in cui è prevista l’imposta di soggiorno, il turista può saldare l’imposta in contanti o tramite carta di credito al momento della partenza oppure, in automatico, in fase di prenotazione tramite la piattaforma intermediaria, se quest’ultima ha stipulato un accordo con il comune competente. L’host ha l’obbligo di informare preventivamente i clienti sull’ammontare dell’imposta indicandolo sul sito o annuncio Airbnb.
In caso di prenotazione dirette, sarai tu a dover raccogliere la tassa di soggiorno. Ricordati che ogni volta che si percepiscono dei soldi da un ospite, è necessario rilasciare una ricevuta fiscale. In caso operi con partita IVA, specifica che si tratta di un’operazione non soggetta a IVA.

Esenzione tassa di soggiorno
Non tutti i turisti sono tenuti a pagare la tassa di soggiorno. Esistono casi di esenzione previsti dalla normativa nazionale e locale. I principali casi di esenzione includono:
- Residenti nel Comune: I residenti nel Comune in cui si trova l’alloggio non sono soggetti al pagamento della tassa di soggiorno. Dovrai richiedere agli ospiti di dimostrare la residenza tramite un documento d’identità valido. Può capitare che una persona affitti casa per brevi periodi nello stesso paese se sta affrontando una ristrutturazione della sua casa.
- Minori: I minori di età, generalmente fino a 10-14 anni (l’età varia a seconda del Comune), sono esenti dal pagamento della tassa di soggiorno.
- Soggetti con disabilità e accompagnatori: I soggetti con disabilità (con invalidità riconosciuta superiore a una certa percentuale, da verificare nel regolamento comunale) e i loro accompagnatori (solitamente uno) sono esenti dal pagamento della tassa di soggiorno. Dovrai richiedere la documentazione comprovante la disabilità.
- Forze dell’ordine e vigili del fuoco: Gli appartenenti alle forze dell’ordine e ai Vigili del Fuoco che soggiornano per esigenze di servizio, sono esenti dal pagamento della tassa di soggiorno.
- Studenti universitari (in alcuni Comuni): Alcuni Comuni prevedono l’esenzione per gli studenti universitari iscritti presso l’università locale. Verifica se il tuo Comune prevede questa esenzione.
- Motivazioni di salute (in alcuni Comuni): Alcuni Comuni prevedono l’esenzione per i soggetti che soggiornano per motivi di salute presso strutture sanitarie locali e i loro accompagnatori. Verifica se il tuo Comune prevede questa esenzione.
Dichiarazione e rendicontazione dell’imposta di soggiorno?
Anche se in molti casi è Airbnb a riscuotere e versare la tassa di soggiorno per tuo conto, è importante conoscere i tuoi obblighi di dichiarazione e rendicontazione verso il Comune, soprattutto se il tuo Comune non ha aderito al programma di Airbnb o se gestisci le prenotazioni anche al di fuori della piattaforma.
- Verifica il regolamento comunale: Ogni Comune ha un proprio regolamento comunale per la tassa di soggiorno che definisce le aliquote, le esenzioni, le modalità di riscossione e versamento, e gli obblighi di dichiarazione. È fondamentale consultare il regolamento comunale del Comune in cui si trova il tuo alloggio per conoscere gli adempimenti specifici.
- Rendicontazione periodica al Comune: Generalmente, i Comuni richiedono una dichiarazione periodica trimestrale della tassa di soggiorno riscossa e versata.
- Modulistica comunale per la dichiarazione: Utilizza la modulistica specifica predisposta dal Comune per la dichiarazione della tassa di soggiorno. Solitamente, i moduli sono disponibili sul sito web del Comune o presso l’ufficio tributi.
- Versamento della tassa di soggiorno al comune: Se sei tu a riscuotere la tassa di soggiorno, dovrai versarla al Comune secondo le modalità e le scadenze previste dal regolamento comunale tramite il loro portale online.
- Conservazione della documentazione: Conserva attentamente tutta la documentazione relativa alla tassa di soggiorno: ricevute di pagamento degli ospiti, ricevute di versamento al Comune, dichiarazioni periodiche, e regolamenti comunali. Conserva la documentazione per almeno 5 anni, come previsto dalla normativa fiscale.
Conclusione
La tassa di soggiorno è un aspetto importante da gestire correttamente quando si affitta casa in Italia. Comprendere chi paga, quando è dovuta, e come adempiere agli obblighi di dichiarazione e versamento è fondamentale per operare in regola e evitare sanzioni.
COSA FARE:
- Verifica sempre il regolamento comunale del Comune in cui si trova il tuo alloggio,
- Informati sulle modalità di riscossione di Airbnb: puoi verificare questa informazione contattando il Comune (ufficio turismo o tributi) o consultando le FAQ di Airbnb dedicate alla tassa di soggiorno.
- Acquista una ricevuta fiscale per affitti brevi.
- Adempi puntualmente agli obblighi di dichiarazione.
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